E’ stato assolto in appello perché il fatto non sussiste il geometra ventimigliese Paolo Barabaschi coinvolto, a suo tempo,  nell’inchiesta sulla truffa per i contributi relativi ai danni alluvionali del 2000. Un caso unico, in quanto, come hanno evidenziato i difensori di Barabaschi, gli avvocati genovesi Andrea Vernazza e Mario David Mascia, si è voluto discutere ugualmente, nonostante la prescrizione, per certezza della sua innocenza.

 “Nonostante la prescrizione – commenta Mascia - abbiamo voluto discutere la situazione dell’imputato, certi che non ci fossero colpe a suo carico”. Barabaschi è stato l’unico assolto . “Questo dimostra che la sentenza precedente era sbagliata e che l’arresto di Barabaschi è stato totalmente ingiusto. Il giudice ha dato prevalenza alla soluzione del merito in quanto era evidente che l’imputato non avesse commesso il fatto”.

Si tratta del secondo grado di giudizio dell'inchiesta sulla truffa per i contributi relativi ai danni alluvionali del 2000, che ha coinvolto decine di privati finiti sotto inchiesta per aver ottenuto rimborsi regionali per circa un milione di euro, per danni inesistenti, gonfiati, grazie alle perizie di tecnici compiacenti.

In questo caso, la Corte ha ritenuto che quelle di Barabaschi  (condannato in primo grado, il 9 luglio del 2008, a 3 anni e 8 mesi di reclusione e all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e 2 dalla sua professione ) non fossero per niente  perizie "truccate". Da qui l’assoluzione totale.

Il Procuratore Generale, Pio Macchiavello, comunque, nel corso della sua discussione aveva già chiesto l'assoluzione per prescrizione.

Gli altri imputati,  beneficiari dei contributi, per i quali e' stata riconosciuta la prescrizione, sono: Emilia Lorenzi, Giuseppe Scarfone, Assunta Patricano, Danila Muratore, Francesco Di Vincenzo, Cesare Rossi, Luciana Elena Secco, Margherita Alunno Violini, Maria Antonietta Caruso, Nicola Riotto, Giuseppe Miceli e Vincenza Bagalà.