martedì 19 marzo 2024
24.12.2012 - Redazione

Caso Caramello, il padre: "tutto è cominciato con questa lettera"

Nella foto compare una lettera datata 23 dicembre 2009 con cui Sandro Caramello spiega al dirigente del suo ufficio perchè si rifiuta di pagare una fattura alla Civitas. Suo padre la invia alla nostra redazione e spiega: "è iniziato tutto da qui. E' stato preparato tutto a tavolino per rovinare mio figlio".

E' una semplice lettera, datata 23 dicembre e indirizzata al dirigente dell'ufficio ragioneria, con la quale Sandro Caramello spiega la sua ferma volontà di non effettuare un pagamento alla società comunale Civitas. Allora Caramello era impiegato appunto nell'ufficio ragioneria.

Il padre ci scrive: "Con questa lettera sono iniziati i problemi che hanno investito la mia famiglia. Da quel momento la nostra vita ha preso una brutta piega. Non potendolo colpire nella sua attivita’ lavorativa , e' stato preparato , a tavolino, un bel progetto contro Sandro. Un progetto che si sta sgretolando lentamente.
Dall 'udienza di venerdi e' emerso, intanto, che a carico di mio figlio non esi
ste alcuna telefonata anonima verso i suoi accusatori i quali, quasi giornalmente facevano visita all'allora Sindaco Scullino.
Mi chiedo come mai per mio figlio la Caserma dei
Carabinieri di Ventimiglia non abbia mai avuto il tempo di raccogliere le denunce e si sia dovuto rivolgere a quella di Bordighera. Mentre per altri la disponibilita era totale. Non e' un caso, a mio avviso, che nello stesso giorno in cui Prestileo depositava una denuncia contro mio figlio, anche Iannucci ne abbia presentata una, per non ricordo quale presunto reato.
Amo questa citta
dove sono nato e non nascondo che votai Scullino e lo feci votare da tutta la mia famiglia ed amici , quel sindaco che mi ha girato le spalle per averlo contestato personalmente per la cattiva esecuzione dei lavori di rifacimento dei marciapiedi del lungo Roya , primo affidamento della Civitas alla Marvon e per l'impianto del rilevatore di impronte digitali dei dipendenti. Per quest'ultimo fatto i miei figli furono chiamati nel suo ufficio e rimproverati malamente. Da allora una serie di angherie sono state perpetrate nei confronti dei miei figli , ma oggi è sotto gli occhi di tutti, il clima che si viveva a Palazzo: o con noi o contro di noi. Sono fiducioso di poter riabbracciare presto Sandro".


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