"La querelle sull’avvio del procedimento disciplinare a carico di Sandro Caramello, dipendente del comune di Ventimiglia (e la sua sospensione cautelare per 30 giorni) avrebbe dell’incredibile e desterebbe stupore e sdegno per alcuni o soddisfazione per altri, se tutto ciò fosse avvenuto in un qualsiasi altro ente locale della nostra provincia. E analoghe reazioni sarebbero esternate sulle denunce-querele fioccate in questi giorni da entrambe le parti".

Lo scrive Francesco Cutrera, sindacalista della Cgil, in merito alla sospensione del dipendente comunale di Ventimiglia Sandro Caramello.

"Siamo, però - prosegue - nel comune del Sindaco autoritario Scullino il quale, com’è noto è avvezzo, oramai da anni, a far la guerra ai 'fannulloni' e tutti coloro che osino mettersi di traverso nel suo cammino… per il bene della città. Tutto sarebbe normale – dicevo – se non fosse che la guerra il Sindaco la sta facendo contro coloro che, al contrario operano da sempre con correttezza e spirito di servizio a favore, esclusivamente, del cittadino e dei servizi offerti dal comune. E non mi riferisco solamente all’ultimo malcapitato, oggetto di un pesante attacco dovuto, probabilmente, non solo a motivi di lavoro ma anche personali e caratteriali; mi piace ricordare tutti quei lavoratori che in quattro anni di 'gestione Scullino' sono passati sotto il suo giogo per il solo fatto di essere in sovrappeso, di essere stati giudicati legittimamente inidonei a svolgere determinati lavori, per essere sindacalisti non graditi o, ancora, per essersi rifiutati di firmare atti probabilmente al limite della liceità. Insomma: attenzione a chi non la vede o non la pensa come lui! potrebbe trovarsi di fronte alla sua rovina".

"Il caso Sandro Caramello - prosegue il sindacato - visto sotto quest’aspetto, è solo l’ultima delle vessazioni subite dal personale del Comune di Ventimiglia, da lui stesso stimato e apprezzato nella stragrande maggioranza dei casi e considerato essere dotato di professionalità al di sopra del normale, come in più di un’occasione ha sottolineato il Direttore generale, dott. Prestileo. E qui mi viene da pensare che alle parole non corrispondano i fatti… se dovessimo contare i procedimenti disciplinari fioccati a carico dei dipendenti comunali negli ultimi quattro anni e gli attacchi d’altro genere avanzati nei loro confronti, ci accorgeremo che non sono pochi coloro che non sono nelle grazie di questa amministrazione. Basti ricordare il caso degli operai che stavano per essere 'privatizzati' per effetto della creazione della 'Civitas srl' e che grazie ad una serie fortunata di circostanze 'se la sono cavata' e saranno, ora, messi in distacco alla stessa società dal primo dicembre prossimo, subito dopo il loro rientro a tempo pieno in Comune".

"Dico, insomma - termina Cutrera - che il caso Sandro Caramello si incardina fra i tanti appena citati con particolari, però, che meritano di essere considerati. Qui non si è trattato di un semplice procedimento disciplinare fine a sé stesso ma di una serie di fatti e circostanze che hanno indotto il dipendente a reagire alle probabili provocazioni del direttore generale. L’ultima di una serie consistente di attacchi nei suoi confronti che avrebbe provocato la reazione poco ortodossa di Caramello. E da qui le denunce alle autorità competenti da parte di entrambi i soggetti e non solo. Sembra che l’Amministrazione stia procedendo alla contestazione disciplinare avvalendosi di testimonianze… pilotate. Mi auguro non sia così per evitare ulteriori denunce alle autorità competenti da parte del dipendente; e se così fosse sarebbe proprio la dimostrazione che tutto quanto sia stato architettato per tentare di 'espellere' un lavoratore non per demeriti – sappiamo invece del contrario – ma perché divenuto, come detto prima, sgradito agli occhi del Sindaco e dei suoi collaboratori".