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12.08.2012 - Giuseppe Picchianti

Il Teatro della Tosse riempie Apricale di musica, arte e spettacolo

Più di 1000 persone hanno assistito ieri sera, nel borgo di Apricale, allo spettacolo itinerante del Teatro della Tosse “Il gran bazar de Le Mille e Una Notte”. Dal 6 al 15 agosto alle ore 21.00 in scena la 23esima edizione di “...e le stelle stanno a guardare”. AMPIO FOTOSERVIZIO

Con una media di più di mille spettatori a sera, si sta svolgendo ad Apricale la 23esima edizione del Teatro della Tosse “...e le stelle stanno a guardare”. Lo spettacolo di quest'anno, in scena dal 6 al 15 agosto, proporrà il viaggio nelle fiabe dell'antico mondo de “Il gran bazar de Le Mille e Una Notte”. Lo spettacolo, itinerante tra le viuzze, le piazze e il castello di Apricale, è curato da Emanuele Conte ed Amedeo Romeo, le canzoni invece sono di Giua. Le scene, molto curate, nonostante ogni angolo ne proponga una diversa, sono di Luigi Ferrando, i costumi ddi Bruno Cereseto e le luci di Danilo Deiana.

Lo spettacolo teatrale ha inizio alle ore 21.00 nella piazza principale di Apricale, da qui, lo spettatore viene catapultato nello spirito dei grandi racconti fantastici delle fiabe delle “Mille e Una Notte”, dove stratagemmi, tappeti orientali, monete d'argento, venditori di uccelli d'oriente, teste mozzate, concubine e prigionieri sono il filo conduttore per giungere alla fine del racconto: Sherazade è la figlia del gran Visir oppure la nipote Guendalina dello sfortunato turista inglese, che, all'improvviso, vede svanire nel nulla la propria figlia? Le mille storie che si intrecciano, conducono lo spettatore nelle strette vie di Apricale, gli fanno scalare i piccoli sentieri che giungono al Castello e lo riportano infine nella piazza principale, là dove “tutto ebbe inizio”.

La straordinaria tecnica narrativa della “mise en abyme”, del “racconto nel racconto” estrania chi segue le orme dei personaggi e, come in un incantesimo che si dissolve, lo riporta alla realtà, lasciando nella tasca la soluzione al quesito principale che il Gran Visir propone all'inizio del viaggio. Davvero tante le scenette che propongono le storie di Guendalina, il turista inglese e il Gran Visir, del barbiere taciturno, del libraio, dell'astrologa, della venditrice di spezie, del venditore di illusioni (che bene inserisce il racconto, nel racconto della realtà), dell'uccellatore uccellato, del burattinaio italiano che non riesce ad andare in pensione, della sensuale concubina e del suonatore di oud. La realtà riesce, in questo modo, a confondersi con i ritmi, le idee, i profumi, i problemi e le passioni di un mondo davvero molto lontano, ma che, ancora oggi, riesce a lasciare tutti quanti stupiti, adulti in primis.

 

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