giovedì 28 marzo 2024
21.04.2012 - Alessandra Chiappori

Santa Caterina è tornata “a casa”

La riconsegna del dipinto restaurato di Carlo Bensa si è svolta oggi al Monte Calvario alla presenza dei confratelli della SS. Trinità e delle autorità

il ritorno della tela di Carlo Bensa alla chiesa del Monte Calvario

Un appuntamento di notevole interesse storico-artistico nel segno della valorizzazione proposta dalla Settimana della Cultura quello di oggi al Monte Calvario di Imperia. È stato infatti celebrato nel pomeriggio di oggi il ritorno ufficiale all’originaria collocazione – la chiesa del Monte, di proprietà della Confraternita della SS. Trinità - della tela secentesca del pittore Carlo Bensa “Santa Caterina e Santa Agnese con la Madonna”.

Presenti alla cerimonia il Prefetto di Imperia Fiamma Spena, l’Assessore Giacomo Raineri in rappresentanza della Provincia di Imperia, l’Assessore alla cultura del Comune di Imperia Sara Serafini, che ha portato i saluti del sindaco, trattenuto a Genova per altri impegni, e lo storico dell’arte Alfonso Sista, della Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici della Liguria.

Il Priore della Confraternita della SS. Trinità, Enrico Ascheri, ha introdotto ricordando al pubblico la storia della confraternita e della tela: “la confraternita è un manifestare la nostra cristianità, lo facciamo in diversi modi, abbiamo per esempio un nucleo della Protezione Civile, per inciso sono la squadra che in Liguria l’anno scorso ha svolto più interventi sul fuoco. La Confraternita segue la vita religiosa e le tradizioni, soprattutto durante la Settimana Santa”. Ascheri ha poi ricordato le problematiche economiche affrontate anche recentemente dalla Confraternita in merito ai restauri dell’intera struttura che include la chiesa, e delle opere d’arte custodite all’interno: nel 2011 è stato realizzato e inaugurato all’interno di un’ala del complesso religioso il Museo delle Confraternite, che si prefigge lo scopo di conservare e diffondere la conoscenza della secolare storia delle Confraternite diffuse sul territorio imperiese e non solo.

In quanto alla tela di Carlo Bensa, pittore portorino le cui vicende e opere sono ancora poco note agli studiosi e in via di riscoperta e ricerca, la giornata di oggi ha visto il ritorno ufficiale dell’opera dedicata a Santa Caterina dopo ben 68 anni di lontananza dalla chiesa della Confraternita, di cui a tutti gli effetti costituiva parte del patrimonio artistico. Sono stati mostrati i documenti attestanti la proprietà dell’opera che, come tante altre, nel 1944 durante l’occupazione nazista fu trasferita per motivi di sicurezza presso la chiesa di san Bernardo di Massabovi. Tutte le opere tornarono, a fine guerra, nella sede originale, tranne questa, di cui si persero le tracce finché 15 anni fa non fu ritrovata presso la Pinacoteca Civica del Comune di Imperia. Dopo essere stata fatta restaurare dall’Amministrazione viste le terribili condizioni in cui si trovava, la tela del Bensa è finalmente tornata oggi alla sede originale: “Paolo Strescino – ha spiegato il priore – è stato ammirevole: gli abbiamo presentato la situazione e si è reso conto che avevamo ragione, così è stato e la tela ora è tornata di nostra proprietà, ringraziamo il Comune di Imperia per il restauro”.

Soddisfatto dell’operazione anche Alfonso Sista, della Soprintendenza, che ha ricordato i 14 anni della Settimana della Cultura, evento promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per allargare la fruizione dei beni artistici nazionali al più ampio pubblico possibile: “in Italia abbiamo il 50 per cento del patrimonio artistico dell’intero pianeta – ha ricordato Sista – ma forse non ne siamo del tutto coscienti”. Sista si è poi soffermato sulla biografia, poco nota, del Bensa, sottolineando la necessità di approfondire la conoscenza dei pittori liguri minori, che spesso risentono degli influssi di altri artisti locali di rilievo nazionale, come il noto Baciccia, firma dietro gli affreschi della chiesa del Gesù a Roma, a cui pare Bensa si sia ispirato.

L’intervento del neo Assessore alla cultura ad interim Sara Serafini, storico dell’arte, si è aperto con la lettura di un’affettuosa lettera del Sindaco alla Confraternita e agli imperiesi presenti. “Questo assessorato ad interim alla cultura – ha poi proseguito la Serafini – è capitato due settimane prima della Settimana della Cultura, e nel centenario dalla nascita di Nino Lamboglia: l’ho interpretato come un segno. Come storico dell’arte mi complimento con la Confraternita per il bellissimo museo, sono rimasta molto colpita dalla semplicità, dalla schiettezza e dall’autorevolezza con cui è stato dato spazio non solo alla confraternita ospitante, ma a tutte”. L’Assessore ha poi raccontato di come il suo primo intervento in veste ufficiale abbia riguardato la ricerca dell’unico studioso, della Soprintendenza dell’Emilia Romagna, che si sia occupato di Carlo Bensa, e che presto sarà ospitato a Imperia per svolgere ulteriori ricerche finalizzate alla stesura di un saggio critico sull’opera di santa Caterina. “Se non si collabora, non si va da nessuna parte – ha concluso la Serafini – specialmente in una zona periferica come la nostra”.

La cerimonia ha poi visto svolgersi un rinfresco offerto dalla Confraternita, e si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa da parte di don Ivo.

 

il ritorno della tela di Carlo Bensa alla chiesa del Monte Calvario


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