venerdì 19 aprile 2024
06.04.2012 - REDAZIONE

Sanremo: le riflessioni dell'UCFLOR dopo il Consiglio Comunale del 4 Aprile

Comunicato stampa

Il Consiglio Comunale di Sanremo del 04 aprile u.s. con più di tre ore di dibattito e di riflessione ha sicuramente  riproposto le vecchie contestazioni a cui UCFLOR è ormai abituata  ma,  avendo partecipato al confronto, ritengo  sia importante,  in questo momento di grande difficoltà generale in cui versa la nostra povera Provincia, cogliere esclusivamente i segnali  positivi che sono stati diversi ed in primo luogo l’impegno per aver messo  la testa, e in alcuni casi anche il cuore, su una delle realtà economiche e sociali più importanti e nello stesso tempo in difficoltà della nostra Provincia: la floricoltura.                                            

Il PIL prodotto dalla floricoltura è ricchezza vera:  quando il Sistema  Floricolo Sanremese vende  un fiore fuori dalla Provincia di Imperia si producono  soldi veri che migliorano la vita di famiglie intere di produttori e a cascata tutte le altre realtà economiche e sociali.

La posizione espressa dall’Assessore Berrino, la compostezza e l’attenzione di tutto il consiglio, la dialettica politica a volte aspra tra i consiglieri Faraldi e Sbezzo, la relazione del consigliere Damiano e l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale Marco Lupi insieme alle riflessioni di Biancheri fanno capire che ci stiamo ricompattando come comunità comprendendo che la battaglia è fuori dai nostri confini ed una “guerra in famiglia” distrugge solo e costruisce poco. 

Al di là delle forti critiche, da parte di tutti emerge la consapevolezza che l’UCFLOR è l’unico strumento di governo e di gestione interna possibile per lo sviluppo della floricoltura della Riviera e di Sanremo.  Uno “strumento” che va sistemato prima e modificato poi per assettarlo ad una realtà del mercato che – come ha sottolineato Lupi – è in evoluzione rapidissima sia dal lato della domanda che dell’offerta.

Condividiamo la linea, proposta da Berrino, di ristrutturazione della struttura mercato e ridisegno delle funzioni del mercato con un uso diverso della struttura stessa, dalle fondamenta al tetto, per rendere più competitivo il prodotto e la commercializzazione dei fiori di Sanremo.

Apprezziamo l’impegno profuso dall’Assessore regionale Barbagallo e il lavoro svolto dalla commissione consultiva rispetto al lavoro svolto e alla documentazione analizzata e presentata  dal Cda dell’Ucflor. 

Desideriamo, però, esprimere la gratitudine verso chi ha realizzato il Mercato negli anni ’70 e lo ha governato – nei tempi degli investimenti pubblici e delle risorse Europee – per fare in modo che Sanremo diventasse il mercato floricolo più importante che abbiamo in Italia.

Oggi il mondo associativo, perfettamente adeguato al ruolo negli anni ’90, ha bisogno di “fare staffetta” con il mondo imprenditoriale, a partire da “quello che conta” , perché nell’Ucflor non ci sono protagonismi , né gelosie ma solo tanta voglia di progresso per tutti a partire dai produttori che è la “mamma” da tutelare.

Dobbiamo guardare insieme al 2020 come ad una data in cui, a livello europeo, i grandi players saranno circa una ventina: noi dovremo essere uno di questi venti e non dobbiamo perdere nessuno per strada perché ci vorrà il sostegno di tutti.

Prima dell’Assemblea del 21 aprile vogliamo  chiarire con Maltauro  l’importo transattivo  per riuscire ad avere una base di partenza su cui ragionare concretamente.

Vogliamo recuperare la fiducia dei  produttori floricoli in modo da dare una prospettiva  non solo a ciascuno di loro ma anche al mondo floricolo  commerciale di Sanremo, perché senza una produzione adeguata, nel   giro di pochi mesi perderebbero  anche l’interesse a rimanere a Sanremo.

A questo punto  il messaggio è rivolto ancora a tutti coloro i quali sono animati da quella grande e spesso buona volontà come  i nostri vecchi che hanno costruito e molti di noi che hanno ancora voglia di crederci. Al Comune e alla Regione diciamo che ci siamo e ai soci Ucflor che siamo a disposizione nei giorni 18 e 19 aprile per parlare del nostro futuro.


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