Ponenteoggi riceve e pubblica la seguente nota di Pasquale Indulgenza, capogruppo PRC al Comune di Imperia.

Sulla gravissima crisi cittadina non ci sono soltanto "tre questioni cui è urgente dare risposte concrete, credibili e trasparenti", ma molte di più, per evidenza palmare dei problemi in campo, a partire da quelli dei coinvolgimenti nella vicenda porto, e per lo stesso riconoscimento degli attori istituzionali a vario titolo coinvolti, ma, ad ogni modo, le sue affermazioni, alquanto stentoree, meritano di essere riprese.

1) Posto che le dimissioni sono atti personali di responsabilità del singolo consigliere (per questo vanno 'certificati' solennemente e formalmente davanti ad un notaio o un segretario comunale!!), l'esponente dei Verdi non può mettere e togliere disinvoltamente dal suo ragionamento questo principio. Se si arriva alle dimissioni di una maggioranza di consiglieri eletti con un mandato popolare, occorre riconoscere interamente, dall'inizio alla fine, che questo esito è il 'precipitato' di un dramma vissuto da ogni singolo, che sceglie in primo luogo e in prima persona la rinuncia alla propria carica perché ritiene di non potere svolgere oltre un ruolo utile in una consiliatura che è di fatto esaurita e impossibilitata a proseguire normalmente.
Se fossimo in altra sede, magari in un incontro di discussione culturale di quelli che talvolta ci capita di frequentare insieme, mi piacerebbe evidenziare all'esponente dei Verdi come il suo pretendere, argomentativamente, ed il sottolineare, maliziosamente e anche un pò arbitrariamente, che le dimissioni saranno "un atto condiviso con il centrodestra" e un sostegno al tentativo del 'partito scajolaiano' "di addossare tutte le colpe" a Strescino, sostenendo che "le parole" per non votare la mozione di sfiducia del PdL possano essere usate anche per motivare le dimissioni dei consiglieri, configurino quello che i logici chiamano un ragionamento fallace. Sia perché è del tutto impropria l'assimilazione di un istituto giuridico con un altro, sia perché "le parole" di cui si discorre, fino a prova del contrario, non sono state ancora pronunciate da coloro che le pronunceranno e di certo risulteranno, quando sarà, ben diverse, nel corrispondere alle specifiche motivazioni per le scelte che si daranno in allora.
Senza dire che ci ritroviamo in questa situazione proprio perché, ancora a maggio, Strescino le vere responsabilità politiche che gli spettano non se le è assunte per niente, facendosi carico di un fallimento, complessivo e pieno, di un intero retaggio di cui è stato attore principale e rimettendo il mandato.
Ora, è vero che in retorica, entro certi limiti, uno può dare le interpretazioni che vuole, da fuori, ma si tratta appunto di interpretazioni. Io eviterei, nella pesantissime circostanze in cui ci troviamo a pensare, parlare e ad agire, di 'mischiare' - cosa che in tutta franchezza mi appare non poco singolare - schemi di ragionamento tipicamente politicistici, pregni di valutazioni e 'consigli' di ordine tattico, con impegnativi e assertivi appelli alla chiarezza e alla nettezza.

2) Non è affatto vero che l'Opposizione non abbia chiesto al Sindaco "di tradurre in atti concreti" quanto occorrerebbe fare - secondo noi -, per provare ad evitare una privatizzazione dei servizi di ristorazione scolastica e delle attività educative che è stata preparata 'a tavolino' dalla stessa Amministrazione Strescino, fino all'altro giorno! Al contrario, i tre comunicati delle rappresentanze che si sono pronunciate al riguardo (del PD, del PRC, di "Sinistra per Imperia", quest'ultima di una compagine di cui fa parte Gabriella Badano) hanno chiesto proprio quello, evidenziando contestualmente, direi con qualche argomento, come l'impegno possa essere soddisfatto tempestivamente, nel quadro dell'anomala situazione in essere, con precise iniziative dell'Esecutivo e atti tecnico/amministrativi.

3) L'esponente dei Verdi porta a conforto delle proprie 'tesi' "poche decine di persone" incontrate per strada. Sarebbe elementare confutare questo modo di esporre una opinione politica, contrapponendo a simili, asserite testimonianze un pò di decine di altri 'testimoni' cui dare la parola, ma il punto - come l'esponente dei Verdi sa - è che, a partire dalla sua compagine civica di riferimento, da mesi si stanno tenendo consultazioni, discussioni e approfondimenti, praticamente quotidiani, da parte delle formazioni politiche cui ella ritiene di richiamarsi.
In ogni caso, informo che si sono tenuti ben tre incontri pubblici, sul precipitare della crisi imperiese e sulla gravità delle responsabilità dei suoi amministratori locali, con esiti dal significato chiarissimo, unitamente ad una manifestazione pubblica cui la stessa esponente dei Verdi ha partecipato, durante la quale il messaggio più forte, unitamente alla vivacità e alla ricchezza della proposta di cambiamento, era che si chiudesse al più presto con questa amministrazione.
"In politica ciascuna amministrazione dovrebbe essere giudicata per gli atti che delibera"? Ebbene - facendo come se si potesse fare 'tabula rasa' e volessimo 'dimenticarci' del programma di quella in questione, figlia ed erede della precedente - noi giudichiamo con scrupolo estremo proprio questo: tre anni di amministrazione Strescino (compreso il ruolo diretto avuto dal sindaco, ovvviamente, che, oltre che delle magagne del porto turistico, pare non si fosse "accorto" di un bel pò di altre cosette), non essendo intervenute (e non potendo intervenire, per la legge vigente!) discontinuità dirimenti.
Comunque, provo a tranquillizzare l'esponente dei Verdi: stiamo per l'appunto valutando tutto ciò che fa questa amministrazione fatta da sindaco e assessori ' tecnici' (dalle pratiche alle nomine, per intenderci). E non ci piace.
Se poi capiterà di incontrarci per strada, di certo non mi lascerò sfuggire l'occasione di offrirmi come suo 'testimone', così da contribuire ad arricchire il campione statistico che sta raccogliendo, al fine di disporre di un più ampio range di opinioni da leggere ed elaborare.