giovedì 18 aprile 2024
09.07.2012 - Redazione

PCL Sanremo contro l’amministrazione Zoccarato

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa giunto in redazione.

Il Sindaco Zoccarato, i suoi Assessori e la sua maggioranza di “yes men”  stanno dimostrando l'incapacità più completa nell'amministrare questa città, e dovrebbero essere i primi a farsi un esame di coscienza, qualora ne avessero una, sul rischio di imminente fallimento economico e sociale della città.

Ci pare che l'unico motivo che possa tenere in piedi questa amministrazione sia la volontà di tutti di rimanere aggrappati alle poltrone ed ai relativi emolumenti di 5-6 mila euro mensili, e la volontà di non deludere tutti gli "amici" in attesa di qualche favore, il tutto a scapito del bene pubblico e del portafoglio dei cittadini.

Appare a tutti oramai evidente l'assoluta mancanza di programmazione nei settori fondamentali per la nostra città, quali il turismo e la gestione delle partecipate e dei servizi sociali, in gran parte ridimensionati o cancellati.

Anzi, pare di percepire che l'unica volontà sia quella di portare tutto al tracollo per cederlo agli “amici” a prezzo di regalo.

 

La crisi delle presenze di visitatori verificata durante tutto il primo semestre dell'anno e in modo particolare nel periodo pasquale e del ponte tra il XXV aprile e il I maggio, pone delle serie perplessità sulle reali potenzialità che Sanremo può ancora esprimere nel campo del turismo, di cui, però, sembra infischiarsene la Giunta Zoccarato. Difatti, al posto di attrezzare la città per un'adeguata e tempestiva accoglienza per l'arrivo dei turisti nella stagione estiva, la città, a luglio inoltrato, necessita ancora di essere risistemata nelle vie centrali ( vedi Corso Matteotti ) e alcuni tratti del litorale sono tuttora posti sotto divieto di balneazione. V'è difficoltà nel reperire i fondi, ma i 170mila euro per il malriuscito rifacimento di Piazza Colombo sono stati trovati. Cosi come i 100mila euro per l'operazione di due anni fa tristemente denominata “Pupe e secchiello” che procurò solo ulteriori danni all'immagine della città. Con quella stessa cifra si sarebbero potuti pubblicare calendari eventi  e manifestazioni, da diffondere nelle strutture ricettive ed esercizi commerciali, per, almeno, i prossimi tre anni.

Sui 750milioni incassati dalla casa da gioco negli ultimi quindici anni e inghiottiti dai bilanci comunali senza mai rendere nota la loro reale destinazione, la Giunta, con il beneplacito  dell'intero Consiglio comunale, quindi centro-sinistra compreso, indugia ad istituire una commissione d'inchiesta pubblica di trasparenza come richiesto più volte dal PCL, forse per evitare di trovare scheletri nei propri armadi e di pestare i piedi ai loro predecessori.

La gestione aziendale continua a fare acqua da tutte le parti, facendo arretrare il Casinò nella qualità dei servizi e dell'accoglienza e producendo gravi perdite di denaro. Ad oggi la Casa da gioco ha segnato il record negativo di  meno otto milioni e trentamila euro (-23%) rispetto al già pessimo 2011, con previsioni disastrose per i prossimi mesi e senza alcuna prospettiva di salvezza, anche grazie alle manifeste incapacità dirigenziali, che il PCL ha già pesantemente denunciato tramite la propria commissione interna. Basterebbe sciogliere la società che gestisce la casa da gioco e che l'Amministrazione comunale assumesse la gestione diretta, magari tramite un manager capace ed esperto di gioco, per risparmiare almeno cinque milioni, forse sette, di oneri fiscali. Ma l'amministrazione comunale fa come gli struzzi, poiché come è noto a tutti, la chiusura del Casinò rientra fra gli auspici del Sindaco Zoccarato, il quale per fare propaganda non esita a vestire le spoglie dei nuovi capi popolo del XXI secolo dal piglio sansepolcrista che circolano ossessivamente in rete e sui media, mettendo da parte tutte le dovute analisi economiche da fare e omettendo cause e conseguenze di queste proposte bizzarre e insensate.

L'operato del Sindaco Zoccarato sarà certamente ricordato, da una parte per la dura repressione fiscale perpetrata a danno della stragrande maggioranza degli onesti contribuenti sanremesi, mentre dall'altra per l'indulgenza verso quei pochi che evadono barcate di soldi e per il mantenimento dei privilegi di quei poteri forti ben rappresentati dal Governo Monti.

Riguardo l'iniqua IMU sulla prima casa ( contro cui si è schierato il solo PCL ) imposta con l'aliquota ordinaria dello 0,4%, ben due erano le soluzioni che l'Amministrazione di centro-destra poteva praticare: la diminuzione dell'aliquota allo 0,2% dimezzando i costi della tassa o il rifiuto del Sindaco di avallare il provvedimento ( come ebbe il buon senso di proporre il compagno Piccardi alla Giunta finalese, in qualità di consigliere PCL e l'unico di opposizione ), facendolo firmare “ad acta” da un commissario prefettizio e compiendo, così, un gesto di responsabilità concreta verso i propri cittadini e non al Governo delle banche, oltre a comportare una sospensione provvisoria del pagamento dell'imposta. Da sottolineare, inoltre, come tale direttiva “romana” abbia goduto del sostegno incondizionato dei leghisti, l'altro giorno a presenziare al poco partecipato e fallito No IMU Day di Verona, mentre oggi, pur di tenere in piedi la Giunta e conservare le proprie poltrone, disposti ad accettare qualsiasi imposizione del Governo Monti. Vergognose contraddizioni che oggi hanno modo di emergere molto più di prima, smascherando i reali interessi e discutibili legami di una destra xenofoba e giustizialista ( ma, indulgente con i propri capi ), che seppure si trovi sulla via del tramonto rischia di rigenerarsi sotto altri movimenti populisti.

E sempre a carico di pensionati e lavoratori salariati e autonomi pesa ancora nelle loro tasche l'aumento vergognoso del 35% della Tarsu, in cambio di un servizio inqualificabile, finanziato con un appalto di 15 milioni di euro che, sopratutto per insufficienza di organico, presenta gravi carenze in termini di copertura territoriale, pulizia delle strade e raccolta differenziata. L'ennesima mazzata della Giunta Zoccarato, da cui però hanno avuto modo di scamparsela banche, chiese e grandi catene commerciali godendo di una pressione fiscale pressoché nulla, oltre a tutti i locatori che hanno affittato irregolarmente appartamenti a villeggianti e cantine a migranti clandestini, producendo un'evasione di 4 milioni di euro e che il Comune intende recuperare sperperando un altro milione di mezzo per affidarsi ad un'azienda esterna, al posto di usufruire di quelle già a disposizione e di emanazione pubblica aventi funzione di riscossione tributaria e dalle spese di servizio di gran lunga inferiori.

Nonostante l'imponente mole di tasse caricata sulle spalle dei lavoratori, la Giunta Zoccarato ricambia accanendosi contro la collettività e procedendo ostinata a tagliare i servizi dell'infanzia, aumentando le rette degli asili nido ( e diminuendone i posti ) e i buoni mensa, riducendo i fondi per la scuola estiva ( con il conseguente innalzamento dei costi di iscrizione ) e il doposcuola e chiudendo spazi per l'accoglienza dei bambini cosi come per i servizi essenziali per la persona, privando molti anziani dei mezzi e strutture per la necessaria assistenza. Inoltre, si riducono i fondi destinati agli sport di massa e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole pubbliche ( garantendola alle sole scuole private ), si avalla, per filo e per segno, il piano di ridimensionamento dei servizi sanitari propugnato dalla Giunta regionale di centro-sinistra, si cancellano i corsi di scuola serale, si aumentano le tariffe dei posteggi ( diminuendone il numero ), si continua ad abbandonare la città, dal centro alle frazioni, in condizioni indecorose sul piano dell'igiene urbana e a non investire nemmeno un euro nell'edilizia popolare e in infrastrutture tese a migliorare la viabilità sul territorio.

A fronte di tale drammatico scenario, il Partito Comunista dei Lavoratori a difesa degli interessi dei sanremesi e con lo scopo di salvare unitamente dal basso la città dal definitivo fallimento economico e sociale, da piena garanzia di continuare la sua lotta di opposizione contro la Giunta Zoccarato, affinché questa non sarà obbligata a rassegnare le proprie dimissioni. Questo è l'obiettivo postosi dai giovani militanti e proletari del PCL, questa è la sfida che lo stesso PCL lancia al Sindaco e ai suoi assessori, rivendicando ( come le recenti e concrete azioni stanno a dimostrare ), ovunque è organicamente divenuto presente, l'autogestione collettiva del territorio e un Governo dei lavoratori, in sostituzione del vecchio ordine e dei comitati d'affari che hanno rovinosamente amministrato la città di Sanremo.


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