Giacomo Mercuri, che avrebbe strattonato il Sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato, replica alle accuse del primo cittadino: “non l'ho assolutamente toccato, ho solo agitato il dito indice sotto il suo naso”.

A una prima ricostruzione dei fatti, un drappello si manifestanti si era radunato sotto palazzo Bellevue per manifestare contro il restyling di piazza Colombo e la chiusura del centro Mary Poppins, tra di loro Tiziana Pavone, gestore dei bagni Tre Ponti, balzata agli onori delle cronache dopo che il Sindaco alla consegna delle Bandiere Blu della settimana scorsa, ricordando di averla vista alla precedente manifestazione di Sanremo Sostenibile sempre a palazzo Bellevue con un cartello recante la scritta “Sindaco Vergognati”, aveva affermato che avrebbe dovuto vergognarsi lei visto che paga un canone di soli 2mila e 900 euro per la spiaggia in gestione, per tutta la stagione, dando inoltre dei “parassiti” a quelli che pagano canoni irrisori.

Giacomo Mercuri è cogestore con la Pavone dei bagni Tre Ponti, presidente appunto della cooperativa che li gestisce e presidente dell'Associazione Gestori spiagge Libere Attrezzate, e all'arrivo di Zoccarato, secondo le sue parole, era intervenuto per dirgli di non permettersi più di dare loro dei parassiti dal momento che oltre al canone pagano anche gli oneri di ripascimento della spiaggia ammontanti quest'anno a 40mila euro, nel fare ciò si è parato davanti al primo cittadino, agitandogli l'indice davanti quando Zoccarato ha chiamato la Polizia, intervenuta immediatamente.

Mercuri ha comunque affermato la sua volontà di non denunciare il Sindaco, “se mi denuncerà lui allora agirò di conseguenza” ha infine riferito.

Il primo cittadino sta valutando ancora se sporgere denuncia:“è un gesto che comunque va condannato” ha affermato Zoccarato, “mi ha afferrato per il mento, per fortuna erano presenti Dolzan, Baggioli e Bossi che me lo hanno staccato di dosso, è stato doveroso fare intervenire la Polizia”

Simone Baggioli conferma la versione del Sindaco: “gli ha messo chiaramente le mani in faccia”.

E' la prima volta, almeno per questa amministrazione, che si verifica un episodio del genere.