lunedì 29 aprile 2024
24.02.2012 - REDAZIONE

Sanremo: una manovra da lacrime e sangue a Palazzo Bellevue...

Una nuovra manovra che  si concentra su una  stangata per le seconde case, con un’aumento dell’aliquota dell’Imu tra il 9 e il 10%,  un probabile aumento delle tariffe dei parcometri, il blocco totale di lavori pubblici che vadano oltre gli interventi di manutenzione urgente. Inoltre, è in vista un’ulteriore vendita di immobili del Comune. Il tutto, per fare quadrare il bilancio 2012,  anche a fronte della crisi del casinò, seppure il Festival abbia portato un rialzo degli incassi.

La relazione della dirigente del settore finanze, Elda Garino, dice che i conti non tornano,  dal momento che ci sono meno soldi che arrivano dallo stato, una netta diminuizione degli introiti derivati dal Casinò, e una diminuizione del corrispettivo Rai per il Festival, oltre che l’aumento di alcune spese.  Nel bilancio si rischia un deficit, un buco (rapportando le spese alle entrate) di 6,4 milioni.

Dice l’assessore al bilancio Diego Maggio: «Ci stiamo confrontando, l’orientamento è appunto quello di applicare alle seconde case un’aliquota del 9-10 per mille, e di salvaguardare la prima abitazione cercando di non andare oltre la base del 4 per mille ». L’idea è un po’ in linea con il governo-Monti, cioè tassare i patrimoni e tutelare le attività o i beni essenziali.

Si  pensa anche di aumentare le tariffe dei parcometri, magari differenziandole: potrebbero passare tra 1.50 a 2 euro l’ora rispetto al costo attuale di un’euro

Quanto al Casinò,  c’è stata una lunga riunione tra l’amministrazione, i dirigenti e il presidente della Spa, Giuseppe Di Meco.  Probabilmente si rivedrà al ribasso l’attuale previsione (60 milioni di euro) di incasso per il 2012, portandola a 56-57 milioni.  Alla Casinò Spa dovrebbe andare il 75 per cento degli introiti, per cui a Palazzo Bellevue resterà  poco, tanto che si ipotizza di ridurre  dal 3 all’1,5 per cento, la quota anteriparto destinata agli altri Comuni della Provincia.

Si sta cercando il pareggio di bilancio, e una volta raggiunto, il Comune dovrà poi centrare il saldo positivo imposto dal patto di stabilità, che salvo modifiche sarà di ben 21 milioni.  Per questo si ipotizzano  nuove vendite di immobili di proprietà del Comune e di blocco degli investimenti in opere pubbliche.

Leonardo Mazza


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