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16.06.2012 - REDAZIONE

Sanremo: "Una tassa di soggiorno come male minore"

A Sanremo l’Italia dei Valori sostiene l’introduzione della Tassa di soggiorno per diminuire l’Imu alle attività produttive. L'opinione di Gabriele Cascino (Idv). Comunicato stampa.

"E’ il male minore per non dare la mazzata finale al mondo produttivo matuziano, specialmente in campo turistico- alberghiero”: con queste parole a Sanremo l’Italia dei Valori propone alla Giunta ed al Consiglio comunale l’introduzione della Tassa di Soggiorno, nella misura di un euro per villeggiante a notte, in cambio di una riduzione di almeno due punti e mezzo dell’Imu sulle attività produttive.

Proprio l’applicazione a queste ultime della neonata imposta, che sostituisce l’Ici, applicata all’aliquota massima sta facendo da giorni discutere la Città dei fiori. Da una parte il Sindaco Zoccarato e la sua Amministrazione che difendono le scelte adottate, dall’altra molti imprenditori economici matuziani, capeggiati dal proprietario dei cinema cittadini, quel Walter Vacchino noto a livello nazionale soprattutto per essere il padrone del Teatro Ariston cioè del palcoscenico del Festival della Canzone italiana. “ Già da troppo tempo il comparto turistico alberghiero di Sanremo è in sofferenza, a proposito ricordo che il numero di posti- letto in questa città di cinquantacinquemila abitanti che un tempo era una delle mete del jet- set internazionale al pari delle vicine Montecarlo e Cannes è inferiore a quello della savonese Alassio, località di appena undicimila abitanti, ora rischiamo di dargli la mazzata finale se si proseguisse nel voler applicare alle imprese del settore l’aliquota Imu del 10,6 per mille. A Roma ed a Firenze già i turisti pagano rispettivamente tre e quattro Euro a notte a titolo di tassa di soggiorno.

Ho citato queste nostre meravigliose città d’arte non a caso: infatti turisticamente sono un peso massimo di certo non paragonabile a Sanremo”, dice il Segretario provinciale del partito del “ Gabbiano che Vola” Gabriele Cascino, ricordando, tra l’altro, che la “ Tassa di Soggiorno” è stata introdotta in tantissime altre località turistico- balneari d’Italia, ed anche della Liguria, tra le quali per l’appunto la perla della Riviera savonese e cioè Alassio. “ Sanremo non può in questo momento di vacche magre, secondo il nostro modesto parere, permettersi di fare altrimenti tantopiù ora che il suo appeal balneare è significativamente aumentato grazie al conferimento delle Bandiere Blu alle sue spiagge di ponente.

Per le casse comunali il gettito della Tassa di Soggiorno sarebbe, ritengo, un autentico toccasana proprio ora che c’è la necessità di chiudere il bilancio di previsione”, chiosa infine Cascino. Oggi, dunque, l’Italia dei Valori rilancia, con la sua proposta che raccomanda Cascino vuole essere del tutto propositiva, la propria visione finanziaria in merito alla manovra che localmente a Sanremo gli Amministratori sono chiamati a varare .                                  


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