Egregio Direttore,

Recentemente, il dottor Mario Cotelessa, direttore generale dell’Asl imperiese, ha riferito pubblicamente che nella nostra provincia si registrano circa mille nuovi casi di tumori all’anno, in prevalenza a colon, mammella, apparato genitourinario e alle vie aeree.

La denuncia di Cotelessa, shockante e drammaticamente preoccupante, forse viene sottovalutata altrove, ma non a Bussana, dove invece risulta una conferma autorevole del tragico fenomeno che riteniamo abbia qui, nella nostra frazione martoriata, una forte concentrazione, se non la massima, naturalmente in rapporto alla densità della popolazione, per almeno due fattori locali sospetti, che meritano esami approfonditi: l’immane discarica di rifiuti delle Collette, attiva da decenni grazie all’eterna serie di incredibili proroghe concesse; e il sempre pestilenziale maxi-depuratore di Capo Verde.

Bussana è ammorbata da entrambi gli impianti, l’uno sovrastante il paese e l’altro dal mare. Due “bombe” dagli effetti continui certamente nocivi, ma forse anche fortemente pericolosi e per i quali l’Associazione Pro Bussana avanza alcune richieste.

Oltre a interventi immediati finalizzati a garantire il funzionamento dei due impianti regolare e rispettoso di tutte le norme, a partire da quelle per la tutela della salute pubblica, sollecitiamo al Direttore generale dell’Asl imperiese la pubblicazione dei dati puntuali e storici dei casi di tumore registrati disaggregati per le diverse aree territoriali, così che ne possano emergere, fra l’altro, le rispettive criticità e le conseguenti priorità di reazione anche per la prevenzione; mentre alle rispettive autorità competenti – sanitarie e magistratura - sollecitiamo controlli e indagini per avere la certezza e la garanzia che la discarica delle Collette e il depuratore di Capo Verde non siano cause, dirette o parziali, delle tante vittime di tumore a Bussana, paese che in passato – prima della formazione della maxi-discarica di rifiuti e del maxi-depuratore fognario – era un paradiso della salubrità.

Noi ricordiamo, infatti, che Nilo Calvini, prestigioso storico della Liguria e nostro illustre concittadino, ha scritto che Bussana deve il suo nome forse proprio alla sua antica salubrità (in latino “bis-sana”); come è riconosciuto che Pavia scelse proprio Bussana come sede del suo istituto elioterapico, quella Villa Spinola che oggi ospita gli uffici dell’Asl provinciale e che rappresenta uno dei tanti scandali perpetrati dalla matrigna Sanremo a danno di Bussana.

Associazione Pro Bussana