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18.12.2012 - REDAZIONE

La naturalista Anna Giordano: "Continuerò la mia battaglia"

Dopo essere ritornata a Messina, ricevuta Domenica mattina a Ventimiglia "La Pergamena della Resistenza", Anna Giordano ha trovato la propria serratura di casa "forzata". Non sarà certo questo a fermare le sue battaglie...Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni del Professor Enzo Barnabà.

La sezione ventimigliese dell’ANPI (Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia) da tre anni ha istituito il premio “Pergamena della Resistenza” attribuito a una persona che si sia distinta per aver messo in pratica nella società odierna valori che si rifacciano agli ideali della lotta di liberazione.

Nel 2010, il premio è stato attribuito a Donatella Albano, consigliera comunale di Bordighera, per aver saputo resistere alle intimidazioni di stampo mafioso cui veniva sottoposta (successivamente, a dimostrazione che si trattava di cose serie, anche il suo comune veniva sciolto per mafia).

Nel 2011, il premio è stato attribuito a Romana Gandossi, insegnante di Adro in provincia di Brescia, per essersi opposta alla politica xenofoba dell’amministrazione comunale che espelleva dalla mensa scolastica ii bambini figli di immigrati in difficoltà economiche.

Quest’anno è stata prescelta Anna Giordano, naturalista messinese, per le sue coraggiose battaglie in difesa della fauna e della legalità, oltre che per la coraggiosa lotta contro gli abusi perpetrati sul territorio che, come in Liguria, tanti danni hanno arrecato alla Sicilia (vedi, per esempio, l’alluvione del 2009 che nel Messinese ha comportato la morte di almeno 31 persone).

Nel corso dell’affollata cerimonia avvenuta domenica 16 dicembre  presso la sala consiliare del Comune di Ventimiglia Anna Giordano, che è dirigente del WWF e del MAN  (Associazione Mediterranea per la Natura), ha raccontato il proprio trentennale impegno contro il bracconaggio che faceva strage dei rapaci in migrazione nello Stretto di Messina, malgrado la protezione voluta dalla legge; una battaglia coronata da successo che serve da esempio a tante altre realtà colpite dallo stesso fenomeno.

Ha ricevuto molti applausi quando ha parlato delle nuvole di falchi che oggi attraversano in piena libertà lo Stretto e dei bracconieri pentiti che hanno sostituito il fucile con il binocolo. Grande interesse ha suscitato anche la sua battaglia contro il ponte sullo stretto e contro la cementificazione dello splendido territorio in cui ha la fortuna di abitare.

Come le altre due premiate, la dottoressa Giordano ha dimostrato di possedere un coraggio fuori dal comune: le intimidazioni, anche molto gravi, non si contano (incendi di auto e a ridosso della casa di campagna in cui abita, irruzioni notturne di delinquenti professionali nella stessa abitazione con furti di documenti che elucidavano, tra l’altro, il lucroso business del ponte) e le hanno valso un programma di protezione da parte delle forze dell’ordine.

“La solidarietà ricevuta a Ventimiglia  mi ha fatto molto bene”, ha dichiarato.

Soprattutto, pensiamo, le forti e lucide parole del vecchio Silvio Beltrandi, uno dei pochi partigiani ancora in vita, che hanno molto visibilmente commosso la naturalista.

La pergamena è stata consegnata dal dott. Giovanni Bruno, il commissario che sostituisce il sindaco (bella coincidenza: anche lui è di Messina!) che si sta distinguendo per la lotta contro gli abusi edilizi perpetrati nel territorio intemelio, garantendo, tra l’altro, il prossimo intervento delle ruspe che da tanto tempo i cittadini attendevano (cfr., per esempio, il muro che deturpa illegalmente la spiaggia di Latte): l’assenza della forza dello stato democratico si è fatta sentire troppo a lungo nella città di confine il cui consiglio è stato sciolto per mafia.

La vicina Francia è stata rappresentata da Emmanuelle Gaziello, consigliera comunale di Nizza, che, molto applaudita, ha reso omaggio alla Resistenza italiana ed ha sostenuto l’importanza di ispirare l’azione politica ai valori per i quali i nostri nonni hanno preso le armi; le ha fatto da pendant il vecchio partigiano Beltrandi che ha rievocato i contatti tra le formazioni partigiane dei due paesi durante la guerra antifascista.  La cerimonia è stata intervallata da uno spettacolo assai apprezzato del gruppo “Penelope” che si batte da anni per le pari opportunità.

Anna Giordano, tornata a Messina, ha trovato rotta la serratura del cancello di casa. Ha tenuto a dichiarare all’ANPI di Ventimiglia: “… ma io continuo la mia Resistenza”.

Se ci fossero più Anne e meno cortigiane, l’Italia non sarebbe un paese migliore?

ENZO BARNABA'

 

 

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