Si chiama Tourval, ed è un progetto, che ne racchiude quattro, sviluppato grazie al programma europeo Alcotra. Si tratta di un Piano Integrato Trasfrontaliero per lo sviluppo delle aree rurali attraverso una innovativa strategia  in campo turistico. La sua novità, ed il fascino, risiedono nel carattere trasfrontaliero evocato dal titolo stesso: Tourval interessa infatti non solo la Provincia di Imperia, ed il suo entroterra in particolare, ma anche il vicino entroterra savonese, parte della Provincia di Cuneo e le aree rurali del Dipartimento delle Alpi Marittime, oltre il confine nazionale, in Francia. Una macroregione che, al di là dei confini sulla carta, è da sempre contraddistinta da un’economia simile, fatta di agricoltura e allevamento, in un territorio che ha mantenuto inalterate negli anni le proprie specificità. Ambiente, tradizioni, relazioni sociali: fattori che, se gestiti nel modo opportuno, hanno tutte le potenzialità per diventare i punti di forza di un nuovo mercato del turismo.

Tourval si propone quindi, innanzitutto, di rafforzare i legami tra le quattro regioni coinvolte, trasformando davvero questo territorio in una macroregione territorialmente coesa. Un occhio di riguardo ai prodotti di quest’aera, poi, che sono eccellenze di un’agricoltura, di una pastorizia e di un artigianato locale di alta qualità. E ben lo ricordano le meravigliose cartoline illustrative offerte all’interno dello spazio Tourval di Olioliva, una manifestazione che, proponendosi di tutelare la cultura e i prodotti dell’olivicoltura nel Ponente, si colloca in piena sintonia con gli obiettivi del progetto europeo. L’entroterra di Ponente, così come quello della vicina Francia, fino alla parte meridionale del cuneese, è fatto di allevamento e pastorizia, da cui si ottengono latte e formaggi stimati, è fatto di coltivazioni speciali, come i fagioli di Badalucco Conio e Pigna, i carciofi di Perinaldo e Pompeiana, l’aglio di Vessalico. E ancora, è fatto di vigne, cespugli di lavanda e macchie gialle di mimosa, a colorare un territorio racchiuso nella cornice dei muretti a secco e delle “fasce”. Aree che da secoli preservano le proprie tipicità, dove è ancora forte l’impronta artigiana sul legno, sull’ardesia, ma anche, gastronomicamente parlando, sul pane, i dolci e i prodotti da forno.

Tourval vuole preservare, sviluppare e coordinare l’attività di questa macroarea con un piano che racchiude a sua volta quattro progetti strettamente correlati. La valorizzazione e la diversificazione dell’offerta turistica trasfrontaliera, con il fine di creare un prodotto turistico a valore aggiunto, contraddistinto da standard di eccellenza. La valorizzazione dei prodotti tipici, dall’agroalimentare all’artigianato (tradizioni, culture, saperi e sapori), proponendo itinerari tematici e promuovendo la “filiera corta”. La formazione, per creare maggiore consapevolezza e diffondere conoscenze che aumentino la competitività dell’offerta turistico-territoriale. Il Tourval cafè, infine, che vuole estendere sul territorio italiano l’esperienza dei Bistrot de Pays individuando dei Tourval Cafè, luoghi ideali per fornire informazioni turistiche e valorizzare i prodotti locali, ma anche per ottenere standard transfrontalieri adeguati alla nuova offerta turistica.

Progetti di grande importanza e dalle ambizioni giuste per riscoprire e difendere un territorio unico, che si contamina ed è contaminato dalle vicine culture, ma che è, di queste stesse, una parte integrante e imprescindibile. A Tourval aderiscono infatti la Provincia di Imperia, il Conseil Général des Alpes-Marittimes, la Provincia di Savona, il Comité Régional du Turisme Riviéra Côte-d’Azur, la Camera di Commercio di Imperia, la Camera di Commercio di Cuneo, GAL Langhe e Roero, Chambre des Métiers et de l’Artisanat des Alpes-Marittimes, Chambre d’Agricolture des Alpes-Marittimes, GRETA Tourisme Hôtellerie.