“Ieri l’articolo pubblicato su altro online locale era pretestuosa. La Mercedes Station Wagon privata appartiene ad un funzionario autorizzato a parcheggiare in loco in virtù di una precisa “determina”. La macchina privata (una monovolume Renault) che recava il “foglio” con scritto Ufficio Protocollo appartiene, invece, ad una impiegata che ha estemporaneamente parcheggiato ieri nella zona riservata ai mezzi tecnici”.

Oggi in effetti la situazione come appare dalle foto è normalizzata.

“Come sempre,”, ci dicono, “piuttosto si ricordi a tutti come noi non usufruiamo, al contrario di quel che si possa pensare, di alcuna area parcheggio gratuita nell’ambito di P.zza della Libertà, e come siamo costretti a parcheggiare i nostri motorini intorno ai gradoni dell’ ingresso principale, poiché si è pensato bene di sopprimere i posteggi rivolti a questi mezzi per fare posto ad altri parcheggi per le autovetture. Ciò a discapito anche dell'estetica dell'ingresso del Palazzo comunale. Si badi anche a come manchino "rastrelliere" per le biciclette, disincentivando in tal modo lo spostamento ed il movimento attraverso mezzi non inquinanti, nonostante le campagne “mediatiche” fatte in tal senso”.