lunedì 29 aprile 2024
16.07.2012 - Giuseppe Picchianti - Donatella Lauria

Ventimiglia: reintegrato Fulvio Zanoni, licenziato dall'amministrazione Scullino.

Reintegrato il dipendente comunale Fulvio Zanoni. Dal dicembre 2010 era posto in disponibilità. Si chiude con un “accordo tra le parti”, la vicenda del dipendente comunale di Ventimiglia, Fulvio Zanoni, messo in disponibilità nel dicembre 2010.

Con la delibera di giunta 56 del 2012 si chiude la vicenda legata alla messa in disponibilità del dipendente del Comune di Ventimiglia, Fulvio Zanoni. La Commissione Straordinaria di Ventimiglia ha raggiunto un accordo con l'attore processuale, poiché questo si era visto mettere in disponibilità nel dicembre 2010 dall'amministrazione Scullino, in quanto aveva rifiutato il passaggio alla partecipata Civitas. Zanoni, si legge nella delibera, ha accettato l'accordo di non procedere alla richiesta di risarcimento danni per la messa in disponibilità e conseguentemente di essere riassunto dall'ente comune.

Nel duemiladieci il Comune di Ventimiglia concluse un accordo, dopo aver sentito le RSU, in base al quale tutte le maestranze comunali sarebbero state assunte direttamente da Civitas, con un contratto di lavoro part time. Zanoni dichiarava il proprio dissenso ad essere assunto part-time da Civitas e part-time dal Comune di Ventimiglia. Lo stesso comune, come si legge nella delibera, si era accorto che nel trasferimento della forza lavoro verso la società in house, il dipendente Zanoni non poteva essere riassorbito in pianta organica per effettuare mansioni previste dalla sua ripartizione, quindi, ex lege, lo stesso veniva collocato in disponibilità. Di fronte a questi avvenimenti, il dipendente impugnava gli atti e dava mandato al proprio legale affinchè la decisione venisse annullata; in particolare, Zanoni lamentava “l'impossibilità da parte dell'ente di un collocamento dello stesso in un'altra posizione organizzativa”. A questo punto lo Zanoni stesso chiedeva di essere assunto da Civitas, poiché come gli addetti ai lavori sanno “la messa in disponibilità è l'anticamera del licenziamento”, ma la risposta fu negativa. Nel frattempo l'ente comunale finisce sotto la lente d'indagine di Carabinieri, DIA e Procura Antimafia, con la decisione da parte del Ministero dell'Interno e del Presidente della Repubblica, di effettuare lo scioglimento per condizionamenti ed infiltrazioni mafiose. Insediata la Commissione Straordinaria, tra i primi fascicoli sul tavolo di Bruno, Garufi e Lucianò, c'è anche quello dell'”Affaire Zanoni”. I commissari, dopo aver letto le cronache di come si erano svolti i fatti e dopo aver incontrato il dipendente comunale in disponibilità, lo stesso faceva sapere alla Commissione Straordinaria di aver fatto ricorso, ex art. 409 del codice di procedura civile, presso il Tribunale di Sanremo, sezione lavoro. I commissari con la deliberazione 31 del 9 maggio 2012, informavano gli Avv. Pugliese di Genova e Longo di Sanremo perché rappresentassero l'ente in giudizio, ma soprattutto affinchè si arrivasse ad una conciliazione della lite tra attore (Zanoni) e convenuto (Comune di Ventimiglia). Nell'udienza del 23 maggio scorso, davanti al Giudice del Lavoro, Fulvio Zanoni e la Commissione Straordinaria raggiungevano un punto di accordo, secondo il quale, lo Zanoni veniva riassorbito nel proprio posto di lavoro, ricoprendo la mansione di imbianchino, rinunciando alla richiesta di risarcimento del danno. Arriviamo ad oggi con la delibera, in cui si dichiara di “ DI ACCETTARE la proposta conciliativa del Giudice del Lavoro, a definizione del contenzioso tra questo Ente e il signor Fulvio Zanoni in merito al provvedimento di collocamento in eccedenza ex art. 33, comma 7, D. Lgs. 165/2001 del 7.12.2010, nei termini di cui al verbale di udienza del 23.05.2012 davanti al Tribunale di Sanremo, sezione lavoro, e quindi mediante revoca del citato provvedimento di messa in disponibilità da parte dell’Ente e rinuncia da parte del ricorrente a qualsiasi pretesa economica a titolo risarcitorio o indennitario ovvero di differenza retributiva, per il periodo che intercorre dalla data della messa in disponibilità a quella del reintegro in servizio, il tutto a spese di lite compensate fra le parti”.

Il 19 luglio è attesa l'udienza per conoscere i termini istruttori.

Per Zanoni sembra allontanarsi definitivamente la minaccia del licenziamento, in quanto la legge prevede che, se entro due anni, il dipendente messo in disponibilità non trova altra collocazione, segue il licenziamento: nella fattispecie concreta, il termine era dicembre 2012.

Con questo accordo però non si conclude tutta la vicenda, che ha visto un lungo dibattito tra il dipendente comunale e l'amministrazione. Voci dal Comune fanno sapere che i Commissari hanno dimostrato la massima disponibilità e attenzione perchè Zanoni potesse riacquisire il proprio posto di lavoro, in quanto la decisione della messa in disponibilità era stata formulata dalla precedente amministrazione, in piena bontà dell'atto, conforme alla legge. Rimane in piedi però la denuncia-querela di mobbing che Zanoni aveva formulato nei confronti di Scullino e della vecchia amministrazione. 

 

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