sabato 20 aprile 2024
05.11.2011 - VALERIO GAMBACORTA

"Battitore libero" opera prima di Riccardo Giordano oggi all'Aprosiana

Domani alle 16.30, presso la Biblioteca Aprosiana di Via Cavour 61 in Ventimiglia e con il supporto della Libreria Casella, presentazione della prima fatica letteraria dello scrittore Riccardo Giordano, pubblicata da Philobiblon

Ancora una felice scelta per la casa editrice ventimigliese che infatti, proprio in questi giorni, ha dato alle stampe la seconda edizione dell’ottimo esordio nella narrativa dell’autore, originario di Imperia, che ha trascorso la sua infanzia e giovinezza a Pietrabruna, di cui è stato sindaco dal 2000 al 2010 per poi approdare, dopo avere ricoperto la carica di Presidente dell’UC Flor di Sanremo, alle ultime elezioni amministrative in Consiglio Provinciale, dove è stato eletto nelle file del Partito Democratico, diventandone anche il capogruppo in Consiglio.  

Ad introdurre lo scrittore e conversare con lui, Diego Marangon dell’Ass. Cult. LIBER THEATRUM.

Veramente un bel racconto “lungo” quello di Giordano, benissimo accolto sia dal pubblico che dalla critica già al momento della sua uscita, ad inizio estate.

Singolare storia ambientata nell’entroterra del Ponente ligure, in particolare il paese di Pietrabruna, con puntate sulla vicina costa francese, la vicenda scorre tra battute di caccia al cinghiale e la raccolta e la distillazione della lavanda, dando spazio a vicende sentimentali e tradimenti, la nostalgia del paese ed il ricordo della lotta partigiana, con sprazzi di vero lirismo poetico, senza però sentimentalismi, né intellettualismi ed un finale assolutamente originale e non retorico.

Filo conduttore è il rapporto tra due amici, prima compagni di brigata durante la lotta partigiana, poi compagni di caccia e di vita tra i carruggi di Pietrabruna, dove la solidarietà e la condivisione scandiscono i tempi di una storia dalla trama avvincente ed emozionante, con un giusto ritmo che tiene alto l’interesse e la curiosità del lettore.

Tra salti temporali, anticipazioni e flashback, alternanza ritmica tra la velocità e l’incalzare delle scene di battaglia e di caccia e l’intensità e la suggestione delle descrizioni del territorio e delle tradizioni, si parla di guerra, di territorio, di cultura popolare, ma anche di caccia e di tradimenti, sia nella sfera dell’amore che in quella dell’amicizia e tra le righe è facile, quasi immediato e spontaneo, cogliere forse anche gli influssi delle probabili letture dell’autore: ovviamente Francesco Biamonti, ma anche Marino Magliani e il recentemente scomparso Elio Lanteri.

 

INFO 338.6273449    


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