La richiesta era stata formulata al termine dell'interrogatorio di garanzia di Venerdì scorso dal legale di Francesco Caltagirone Bellavista Nerio Diodà e, nell'occasione, il Giudice per le indagini preliminari Colamartino si era appunto riservato.

Probabilmente, tra qualche giorno, approderà sulla scrivania del Giudice la medesima richiesta fatta dagli Avv.ti Mager e Moroni, del foro di Sanremo, per l'altro arrestato eccellente nella vicenda "Porto di Imperia s.p.a.", ovvero Carlo Conti (che della società era il direttore generale).

Si vocifera, altresì, di un possibile sequestro cautelativo dei beni di Caltagirone ai fini di "garanzia", vista l'entità delle somme per le quali la Procura sta procedendo nei suoi confronti (e ovviamente di C. Conti) per "truffa aggravata ai danni dello stato" (si parla di centinaia di milioni di Euro).

Ricordiamo, infatti, come l'accusa ritenga vi sia stato una sorta di gioco a "gonfiare" i costi della costruzione del bacino portuale imperiese per poterne quindi trarre profitto privato.