domenica 19 maggio 2024
07.03.2012 - BEATRICE BARATTO

Imperia: una città ipnotizzata dopo gli arresti

Questa mattina l'intera città si è svegliata sotto un cielo cupo e minaccioso e non solo dal punto di vista metereologico.

L'arresto, avvenuto ieri mattina, dell'imprenditore Francesco Bellavista Caltagirone, costruttore tra l'altro, del porto di Imperia, e di Carlo Conti ex Direttore Generale della Porto di Imperia è stato un fulmine a ciel sereno.

Da tempo la procura indagava, l'opposizione fremeva e la gente mormorava il proprio scontento, tant'è che, proprio nel giorno del faccia a faccia con il sindaco Paolo Strescino, gli uomini della Polizia Postale hanno atteso al varco l'imprenditore romano per arrestarlo. Tempi di consegna biblici, costi lievitati e subappalti improbabili hanno fatto spazientire il primo cittadino che, più di una volta ha preteso spiegazioni convincenti.

Una svolta del tutto inaspettata, quella di ieri,con un epilogo da romanzo giallo che ha scosso gli animi non solo dei politici locali ma anche della popolazione imperiese e che, ha avuto ampia risonanza nei notiziari e sui quotidiani di tutta Italia.

Qualcuno commenta con ironia che si tratta della fine di un 'epoca, altri preferiscono scuotere il capo ed attendere ulteriori sviluppi. Questa mattina e nel primo pomeriggio le edicole del centro sono state prese d'assalto e i titolari della rivendita di Piazza Dante commentano così: "Abitiamo in una piccola città ed ogni volta che un fatto eclatante coinvolge qualche personaggio conosciuto i quotidiani vanno a ruba". Impossibile strappare qualche commento personale sull'accaduto, il clima di "riservatezza" coinvolge tanti come se temessero che esponendosi potrebbero far un torto a qualcuno. Stesso copione in panetteria, dal macellaio e dal verduriere dove le massaie, indaffarate a fare la spesa commentano i fatti con accurata nonchalance. Il chiacchiericcio più comune rimane, in buona sostanza uno solo: "E' la fine di un'epoca".

Se fosse vero ci si troverebbe, forse per la prima volta, di fronte ad un'inversione di rotta epocale, una rottura di equilibri che, da sempre hanno governato, nel bene e nel male, le sorti della nostra città. Ancora presto, per dovere di cronaca, azzardare conclusioni su questa triste vicenda che era partita sotto i migliori presagi, con l'intento di dare lustro e linfa vitale ad una città sonnecchiante e dimessa.

A svecchiare  una provincia ammalata di vecchiaia e che, si è ritrovata ad essere in una manciata di anni, tristemente famosa per essere quella più commissariata d'Italia, dopo le recenti vicende dello scioglimento dei Comuni di Ventimiglia e Bordighera per infiltrazioni mafiose. La storia insegna che, spesso, troppo spesso, il nemico viene da lontano ma la cronaca dei giorni nostri strizza, mestamente l'occhio al male oscuro che serpeggia accanto a noi.


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