domenica 9 giugno 2024
06.04.2012 - VALERIO GAMBACORTA

Molestie sessuali: a giudizio ventimigliese adepto del "Divino Otelma"

Ieri, avanti al Tribunale collegiale di Sanremo, procedimento per A. Domenico, imputato per "molestie sessuali" a danno di una minorenne di Camporosso.

Davanti ai Giudici Purpura, Bonsignorio e Luppi a giudizio ieri il ventimigliese A. Domenico (70 anni). 

Le molestie risalivano all'Agosto del 2009, allorchè l'imputato offriva un passaggio ad una ragazza di Camporosso, allora quindicenne, che, in lacrime dopo un litigio con il ragazzo, era ferma alla rotonda di Nervia.

Il viaggio verso Camporosso (ove la vittima abita) si trasformava per la ragazzina in un piccolo incubo con carezze, palpeggiamenti (che comunque non raggiungevano mai le zone intime) ed un maldestro approccio nei confronti della medesima con un bacio dato sulla guancia.

Ieri l'imputato, difeso dall'Avv.to Roberto Cotta del Foro di Sanremo (foto 2), non è comparso in aula. Il suo legale, in prima battuta, faceva richiesta di una perizia volta ad evidenziare una menomazione per il suo assistito della capacità di intendere e di volere.

I Giudici, dopo breve camera di consiglio, ritenevano l'A. pienamente capace di intendere e di volere, nonostante la produzione in udienza da parte dell'Avvocato Cotta di fotocopie in cui l'imputato vantava di mantenere contatti con il "Divino Otelma".

Si procedeva, quindi, all'audizione della vittima e all'escussione dei testi (la madre della ragazza, il suo fidanzato ed il Sovrintendente Catena Claudio).

La ragazza ricostruiva lucidamente quanto avvenuto circa tre anni fa, lamentando, altresì disturbi di tipo epilettico, sopraggiunti in seguito allo spavento, figli, a sua detta, delle morbose attenzioni dall'imputato in occasione dei fatti per cui si procedeva.

I testi confermavano la versione della vittima.

Indi, dopo camera di consiglio, il collegio giudicante condannava il ventimigliese alla pena di anni uno e mesi otto di reclusione, senza riconoscere il vincolo della continuazione nè la recidiva (un "patteggiamento" per atti osceni in luogo pubblico risalente al 2001) e con uno sconto di pena figlio della riconosciuta "minor gravità" dei fatti contestati.

Dopo il deposito della motivazione probabile un ricorso in Appello per la difesa dell'imputato.

Per la parte civile era presente l'Avv.to Maria Laura Leone. Quale Pubblico Ministero la dott.ssa Scarlatti.

 

 

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