E' stato decretato il commissariamento della 'Fondazione Borea-Massa', la cui gestione è passata nelle mani di Antonio Borea, dirigente del comune di Sanremo. Nei giorni scorsi oltre alla presidente Rosalba Nasi, si erano dimessi gli altri componenti del cda tra i quali Lucia Terramoccia, Enzo Moraglia, Paolo Tonelli e Roberto Filippi. Ma non è tutto, all'ex presidente Nasi e al direttore sanitario Vittorio Rovere, è stata contestata dai NAS, la presenza di medicinali scaduti, come 700 siringhe, "butterfly" per endovene e cannule per tracheotomia.

Mercoledi mattina Rosalba Nasi sarà interrogata dagli inquirenti, i quali contesteranno alla moglie del senatore Boscetto, il reato di consapevolezza, da come si evince dalle intercettazioni ambientali, sui maltrattamenti dei sadici infermieri nei confronti degli anziani degenti. Dei sette arrestati, le cronache riportano che solo il sanremese Silvano Fagian ha parzialmente ammesso le proprie responsabilità.

In completo mutismo sono rimasti gli altri operatori come l'ucraino Igor Telpov, 50 anni, e Daniele Raschellà, 49 anni, italiano nato in Belgio e residente a Sanremo. Dello stesso avviso l' operatrice Assunta Mecca, 52 anni, di Taggia, e le infermiere Elisabetta Ribakowska, polacca residente a Sanremo, 50 anni, e Cristina Ciobanu, romena di 38 anni, anche lei abitante a Sanremo, le quali sono state interrogate dal giudice per le indagini preliminari di Genova Roberto Fucigna, nella casa circondariale di Pontedecimo.

Domani a partire dal mattino presto, ci sarà il trasferimento dei degenti del 'Borea' verso altri istituti della città e sulla pagina Facebook di Rosalba Nasi sono molti i messaggi di stima 'postati' da amici e conoscenti, tutti convinti dell'estraneità della ex presidente sui maltrattamenti effettuati dal personale socio sanitario.